Chirurgia Senologica e Ricostruttiva

 La Chirurgia Plastica Senologica si divide in 3 grandi branche: La

Mastoplastica Additiva,

con l’inserimento di protesi mammarie con lo scopo di aumentarne il volume, a fini estetici. La

Mastoplastica Riduttiva,

 con l’asportazione di parte della mammella allo scopo di alleggerire un seno grande, da causare disagio. La

Mastopessi,

ha lo scopo di far salire una ghiandola mammaria scesa oltre il solco mammario. Spesso le tecniche possono essere anche eseguite insieme, secondo i casi. La

Mastoplastica Ricostruttiva

 è invece applicabile dopo una menomazione a causa di un intervento chirurgico spesso dovuto a tumore della mammella.

La Chirurgia Plastica Ricostruttiva, è la grande e nobile branca che ha reso famosa questa disciplina. Ricostruzione dopo incidente, tumori, ustioni, tutto ciò che succede al nostro organismo fatta eccezione per i visceri, le ossa ed il sistema nervoso centrale con i suoi apparati sensori, è chirurgia plastica. Dico questo perché spesso ci scambiano per chirurghi estetici mentre

la disciplina specialistica e’ vasta e stupenda: “Chirurgia Plastica Ricostruttiva”.

Pensate ai campi di battaglia, ai grandi ustionati, ai grossi traumi, spesso il chirurgo plastico viene chiamato quando il caso risulta più complicato del previsto.

Infine le malformazioni, con i labbri leporini, i palati divisi, gli arti uniti fra loro, anche questa è chirurgia plastica ricostruttiva.

La Chirurgia Plastica Senologica si divide in 3 grandi branche: La

Mastoplastica Additiva,

con l’inserimento di protesi mammarie con lo scopo di aumentarne il volume, a fini estetici. La

Mastoplastica Riduttiva,

 con l’asportazione di parte della mammella allo scopo di alleggerire un seno grande, da causare disagio. La

Mastopessi,

ha lo scopo di far salire una ghiandola mammaria scesa oltre il solco mammario. Spesso le tecniche possono essere anche eseguite insieme, secondo i casi. La

Mastoplastica Ricostruttiva

 è invece applicabile dopo una menomazione a causa di un intervento chirurgico spesso dovuto a tumore della mammella.

La Chirurgia Plastica Ricostruttiva, è la grande e nobile branca che ha reso famosa questa disciplina. Ricostruzione dopo incidente, tumori, ustioni, tutto ciò che succede al nostro organismo fatta eccezione per i visceri, le ossa ed il sistema nervoso centrale con i suoi apparati sensori, è chirurgia plastica. Dico questo perché spesso ci scambiano per chirurghi estetici mentre

la disciplina specialistica e’ vasta e stupenda: “Chirurgia Plastica Ricostruttiva”.

Pensate ai campi di battaglia, ai grandi ustionati, ai grossi traumi, spesso il chirurgo plastico viene chiamato quando il caso risulta più complicato del previsto.

Infine le malformazioni, con i labbri leporini, i palati divisi, gli arti uniti fra loro, anche questa è chirurgia plastica ricostruttiva.

Mastopessi

Mastoplastiche Additive

Mastoplastiche Riduttive

Asportazione Noduli Mammari

Mastoplastica Ricostruttiva

Tipologia di intervento
MASTOPESSI

L’ipotrofia mammaria ovvero la diminuizione del volume mammario è il risultato del processo di invecchiamento ma può anche essere conseguenza di un drastico e rapido calo ponderale. L’ipotrofia si associa sovente alla ptosi mammaria, cioè la discesa della mammella in basso rispetto alla sua normale posizione. La Mastopessi è l’intervento chirurgico che ha lo scopo di far salire la ghiandola mammaria nella sua posizione fisiologica e di restituirne un certo volume.

Risultati Attesi
MASTOPESSI

Le diverse tecniche chirurgiche di mastopessi (periareolare, a cicatrice verticale, ad “L” e a “T” invertita) danno la possibilità di resituire volume alla mammella ipotrofica e permettere la risalita della ghiandola mammaria scesa oltre il solco (ptosi) conferendo un ottimo risultato estetico creando una buona forma del cono mammario ed una adeguata proiezione antero-posteriore.

Tecniche Operatorie
MASTOPESSI 

Le diverse tecniche di correzione possono essere sostanzialmente suddivise in due categorie, in relazione al posizionamento ed alla lunghezza delle cicatrici residue: – quelle periareolari, la cui sutura avviene a borsa di tabacco (Round-Block) – quelle che vanno dall’areola fino al solco sottomammario e possono proseguire orizzontalmente lungo il solco ( tecnica a cicatrice verticale, ad “L” e a “T” invertita). Le ptosi lievi e medie possono essere risolte con la tecnica periareolare, per le ptosi di maggiore entità si ricorre alle tecniche classiche con cicatrice verticale.

Esami Richiesti
MASTOPESSI

Gli esami da effettuare in previsione di un intervento di mastopessi sono: – emocromo completo – glicemia – sideremia – tempo di protrombina – tempo di tromboplastina parziale – transaminasi – conta piastrine – elettrocardiogramma – ecografia mammaria. E’ opportunuo informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci ed allergie farmacologiche, sospendere l’assunzione di medicine contenenti ac.acetilsalicilico ( Aspirina, Vivin C, Bufferin) eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.

Tipologia di intervento
MASTOPLASTICA ADDITIVA

L’ipoplasia mammaria ovvero la scarsa crescita di volume mammario dipende da fattori costituzionali ma può osservarsi anche per fattori acquisiti.

Risultati Attesi
MASTOPLASTICA ADDITIVA

Attualmente è grande la varietà di protesi presenti sul mercato, per forma (rotonda/anatomica), volume, contenuto (gel di silicone/gel di silicone coeso) e superficie dell’involucro (liscia/testurizzata/poliuretano). Gli impianti mammari più utilizzati sono:
1) Protesi monocamera a volume fisso preriempite di gel di silicone tipo soft o coesivo.
2) Protesi monocamera espandibili con soluzione fisiologica al momento dell’intervento.
3) Protesi doppia camera miste gel-saline tipo espansori a permanenza.
In tutti i casi l’involucro esterno è costituito da silicone solido.
Al fine di raggiungere un risultato estetico ottimale è opportunuo discutere anticipatamente con il chirurgo la scelta della protesi più adatta alla propria conformazione fisica e la pianificazione dell’intervento chirurgico (via di accesso, posizionamento dell’impianto, eventuali correzioni complementari).

Tecniche Operatorie
MASTOPLASTICA ADDITIVA

L’intervento consiste nell’inserimento della apposita protesi in regione mammaria in una tasca allestita al disotto della ghiandola mammaria (retroghiandolare) o al disotto del muscolo pettorale (retropettorale).
Le vie di accesso e la conseguente cicatrice possono essere:
1) periareolare.
2) sottomammarie.
3) ascellari.

Esami Richiesti
MASTOPLASTICA ADDITIVA

Gli esami da effettuare in previsione di un intervento di mastoplastica additiva sono:
– emocromo completo
– glicemia
– sideremia
– tempo di protrombina
– tempo di tromboplastina parziale
– transaminasi
– conta piastrine
– elettrocardiogramma
– ecografia mammaria
E’ opportunuo informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci ed allergie farmacologiche, sospendere l’assunzione di medicine contenenti ac.acetilsalicilico ( Aspirina, Vivin C, Bufferin) eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.

Tipologia di intervento
MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

L’ipertrofia mammaria ovvero un seno eccessivamente sviluppato e cadente può essere ricondotto ad un aspetto pacevole solo per mezzo di un intervento chirurgico. La Mastoplastica riduttiva è l’intervento deputato a ridurre l’eccessivo volume della mammella grazie all’asportazione di parte di essa determinando un seno più leggero ed esteticamente apprezzabile.

Risultati Attesi
MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

Le diverse tecniche chirurgiche a nostra disposizione si adattano a qualsiasi tipo di esigenza, dalle grandi riduzioni alla correzione di modeste ipertrofie associato ad una ptosi più o meno importante permettendo di ottenere ottimi risultati estetici e conferendo al seno un volume adeguato, entro certi limiti, ai desideri della paziente.
All’intervento residuano inevitabilmente cicatrici cutanee di diversa estensione, a seconda dell’entità del difetto e della tecnica impiegata: esse saranno disposte in sedi ordinariamente occultabili da un comune reggiseno.

Tecniche Operatorie
MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

Sono poche le tecniche che si adattano a qualsiasi tipo di esigenza, dalle grandi riduzioni alla correzione di modeste ipertrofie con ptosi.
Le tecniche differiscono sopratutto per il modo di trasferimento dell’areola e del capezzolo nella nuova sede.
Schematicamente le 3 principali tecniche sono:
– tecnica periareolare, per piccole ipertrofie e ptosi.
– tecniche a peduncolo superiore, per ipertrofie medio-grandi.
– tecnica a peduncolo inferiore per ipertrofie e ptosi gravi.
La tendenza degli ultimi anni è verso tecniche che permettono di ridurre quanto più possibile la cicatrice nel solco sottomammario.

Esami Richiesti
MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

Gli esami da effettuare in previsione di un intervento di mastoplastica riduttiva sono:
– emocromo completo
– glicemia
– sideremia
– tempo di protrombina
– tempo di tromboplastina parziale
– transaminasi
– conta piastrine
– elettrocardiogramma
– ecografia mammaria
E’ opportunuo informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci ed allergie farmacologiche, sospendere l’assunzione di medicine contenenti ac.acetilsalicilico ( Aspirina, Vivin C, Bufferin) eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.

Tipologia di intervento

ASPORTAZIONE NODULI MAMMARI

Il nodulo mammario è un riscontro molto frequente nella pratica medica che prevede la visita senologica. Dopo una visita specialistica o dopo un indagine radiologica (mammografia o ecografia) si può riscontrare una lesione nodulare mammaria. Non è la fine del mondo; una nodulazione mammaria può anche essere una cisti, un fibroadenoma, un infiammazione o transitori rigonfiamenti delle ghiandole mammarie e solo in una minima proporzione dei casi si riscontrerà un nodulo con cellule tumorali maligne.

Generalmente dopo vari esami complementari o cito-istologici preliminari potrà emergere la necessità di effettuare un trattamento/indagine chirurgico, specifico e adeguato al suo caso clinico.

Tipologia di intervento
MASTOPLASTICA RICOSTRUTTIVA

Dopo un intervento subito alla mammella qualsiasi persona ha voglia di ripristinare la regione mammaria, importante per sé stessa e per le relazioni personali. La mammella oltre lo scopo fisiologico di allattamento, ha una grande valenza per tutta la vita.

Negli ultimi 20 anni sono stati fatti passi da giganti per ridurre gli esiti negativi di un’asportazione di un tumore dalla mammella, i quali esitavano anche in complete demolizioni della stessa. Si deve al prof. Umberto Veronesi l’idea di ablazione del tumore molto conservativa da esitare con cicatrici ridotte e soprattutto con una forma assolutamente poco compromessa.

Contuttociò il chirurgo plastico sa intervenire con tecniche specifiche che vanno al ripristino dell’intero muscolo mancante con una protesi a misura, fino al semplice ri-impolpamento del tessuto prelevando grasso da altre parti del corpo ad inserirlo laddove necessita quale esito di asportazione della lesione, il classico lipofilling.

Mastopessi

Mastoplastiche Additive

Mastoplastiche Riduttive

Asportazione Noduli Mammari

Mastoplastica Ricostruttiva

Tipologia di intervento

MASTOPESSI

L’ipotrofia mammaria ovvero la diminuizione del volume mammario è il risultato del processo di invecchiamento ma può anche essere conseguenza di un drastico e rapido calo ponderale. L’ipotrofia si associa sovente alla ptosi mammaria, cioè la discesa della mammella in basso rispetto alla sua normale posizione. La Mastopessi è l’intervento chirurgico che ha lo scopo di far salire la ghiandola mammaria nella sua posizione fisiologica e di restituirne un certo volume.

Risultati Attesi

MASTOPESSI

Le diverse tecniche chirurgiche di mastopessi (periareolare, a cicatrice verticale, ad “L” e a “T” invertita) danno la possibilità di resituire volume alla mammella ipotrofica e permettere la risalita della ghiandola mammaria scesa oltre il solco (ptosi) conferendo un ottimo risultato estetico creando una buona forma del cono mammario ed una adeguata proiezione antero-posteriore.

Tecniche Operatorie

MASTOPESSI

Le diverse tecniche di correzione possono essere sostanzialmente suddivise in due categorie, in relazione al posizionamento ed alla lunghezza delle cicatrici residue: – quelle periareolari, la cui sutura avviene a borsa di tabacco (Round-Block) – quelle che vanno dall’areola fino al solco sottomammario e possono proseguire orizzontalmente lungo il solco ( tecnica a cicatrice verticale, ad “L” e a “T” invertita). Le ptosi lievi e medie possono essere risolte con la tecnica periareolare, per le ptosi di maggiore entità si ricorre alle tecniche classiche con cicatrice verticale.

Esami Richiesti

MASTOPESSI

Gli esami da effettuare in previsione di un intervento di mastopessi sono: – emocromo completo – glicemia – sideremia – tempo di protrombina – tempo di tromboplastina parziale – transaminasi – conta piastrine – elettrocardiogramma – ecografia mammaria. E’ opportunuo informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci ed allergie farmacologiche, sospendere l’assunzione di medicine contenenti ac.acetilsalicilico ( Aspirina, Vivin C, Bufferin)  eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.

Tipologia di intervento

MASTOPLASTICA ADDITIVA

L’ipoplasia mammaria ovvero la scarsa crescita di volume mammario dipende da fattori costituzionali ma può osservarsi anche per fattori acquisiti.

Risultati Attesi

MASTOPLASTICA ADDITIVA

Attualmente è grande la varietà di protesi presenti sul mercato, per forma(rotonda/anatomica), volume, contenuto (gel di silicone/gel di silicone coeso) e superficie dell’involucro (liscia/testurizzata/poliuretano). Gli impianti mammari più utilizzati sono:
1) Protesi monocamera a volume fisso preriempite di gel di silicone tipo soft o coesivo.
2) Protesi monocamera espandibili con soluzione fisiologica al momento dell’intervento.
3) Protesi doppia camera miste gel-saline tipo espansori a permanenza..
In tutti i casi l’involucro esterno è costituito da silicone solido.
Al fine di raggiungere un risultato estetico ottimale è opportunuo discutere anticipatamente con il chirurgo la scelta della protesi più adatta alla propria conformazione fisica e la pianificazione dell’intervento chirurgico (via di accesso, posizionamento dell’impianto, eventuali correzioni complementari).

Tecniche Operatorie

MASTOPLASTICA ADDITIVA

L’intervento consiste nell’inserimento della apposita protesi in regione mammaria in una tasca allestita al disotto della ghiandola mammaria (retroghiandolare) o al disotto del muscolo pettorale (retropettorale).
Le vie di accesso e la conseguente cicatrice possono essere:
1) periareolare.
2) sottomammarie.
3) ascellari.

Esami Richiesti

MASTOPLASTICA ADDITIVA

Gli esami da effettuare in previsione di un intervento di mastoplastica additiva sono:
– emocromo completo
– glicemia
– sideremia
– tempo di protrombina
– tempo di tromboplastina parziale
– transaminasi
– conta piastrine
– elettrocardiogramma
– ecografia mammaria
E’ opportunuo informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci ed allergie farmacologiche, sospendere l’assunzione di medicine contenenti ac.acetilsalicilico ( Aspirina, Vivin C, Bufferin) eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.

Tipologia di intervento

MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

L’ipertrofia mammaria ovvero un seno eccessivamente sviluppato e cadente può essere ricondotto ad un aspetto pacevole solo per mezzo di un intervento chirurgico. La Mastoplastica riduttiva è l’intervento deputato a ridurre l’eccessivo volume della mammella grazie all’asportazione di parte di essa determinando un seno più leggero ed esteticamente apprezzabile.

Risultati Attesi

MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

Le diverse tecniche chirurgiche a nostra disposizione si adattano a qualsiasi tipo di esigenza, dalle grandi riduzioni alla correzione di modeste ipertrofie associato ad una ptosi più o meno importante permettendo di ottenere ottimi risultati estetici e conferendo al seno un volume adeguato, entro certi limiti, ai desideri della paziente.
All’intervento residuano inevitabilmente cicatrici cutanee di diversa estensione, a seconda dell’entità del difetto e della tecnica impiegata: esse saranno disposte in sedi ordinariamente occultabili da un comune reggiseno.

Tecniche Operatorie

MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

Sono poche le tecniche che si adattano a qualsiasi tipo di esigenza, dalle grandi riduzioni alla correzione di modeste ipertrofie con ptosi.
Le tecniche differiscono sopratutto per il modo di trasferimento dell’areola e del capezzolo nella nuova sede.
Schematicamente le 3 principali tecniche sono:
– tecnica periareolare, per piccole ipertrofie e ptosi.
– tecniche a peduncolo superiore, per ipertrofie medio-grandi.
– tecnica a peduncolo inferiore per ipertrofie e ptosi gravi.
La tendenza degli ultimi anni è verso tecniche che permettono di ridurre quanto più possibile la cicatrice nel solco sottomammario.

Esami Richiesti

MASTOPLASTICHE RIDUTTIVE

Gli esami da effettuare in previsione di un intervento di mastoplastica riduttiva sono:
– emocromo completo
– glicemia
– sideremia
– tempo di protrombina
– tempo di tromboplastina parziale
– transaminasi
– conta piastrine
– elettrocardiogramma
– ecografia mammaria
E’ opportunuo informare il chirurgo di qualsiasi eventuale trattamento con farmaci ed allergie farmacologiche, sospendere l’assunzione di medicine contenenti ac.acetilsalicilico ( Aspirina, Vivin C, Bufferin) eliminare o ridurre il fumo almeno una settimana prima dell’intervento.

Tipologia di intervento

ASPORTAZIONE NODULI MAMMARI

Il nodulo mammario è un riscontro molto frequente nella pratica medica che prevede la visita senologica. Dopo una visita specialistica o dopo un indagine radiologica (mammografia o ecografia) si può riscontrare una lesione nodulare mammaria. Non è la fine del mondo; una nodulazione mammaria può anche essere una cisti, un fibroadenoma, un infiammazione o transitori rigonfiamenti delle ghiandole mammarie e solo in una minima proporzione dei casi si riscontrerà un nodulo con cellule tumorali maligne.

Generalmente dopo vari esami complementari o cito-istologici preliminari potrà emergere la necessità di effettuare un trattamento/indagine chirurgico, specifico e adeguato al suo caso clinico.

Tipologia di intervento

MASTOPLASTICA RICOSTRUTTIVA

Dopo un intervento subito alla mammella qualsiasi persona ha voglia di ripristinare la regione mammaria, importante per sé stessa e per le relazioni personali. La mammella oltre lo scopo fisiologico di allattamento, ha una grande valenza per tutta la vita.

Negli ultimi 20 anni sono stati fatti passi da giganti per ridurre gli esiti negativi di un’asportazione di un tumore dalla mammella, i quali esitavano anche in complete demolizioni della stessa. Si deve al prof. Umberto Veronesi l’idea di ablazione del tumore molto conservativa da esitare con cicatrici ridotte e soprattutto con una forma assolutamente poco compromessa.

Contuttociò il chirurgo plastico sa intervenire con tecniche specifiche che vanno al ripristino dell’intero muscolo mancante con una protesi a misura, fino al semplice ri-impolpamento del tessuto prelevando grasso da altre parti del corpo ad inserirlo laddove necessita quale esito di asportazione della lesione, il classico lipofilling.

Nel mio studio

Medicina Estetica

Chirurgia Senologica e Ricostruttiva

CHIRURGIA PLASTICA

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